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Paternità documentale nell’era digitale

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Paternità documentale nell’era digitale

Nell’era digitale può dirsi ancora indissolubile il legame tra l’identità espressiva dell’autore e l’irripetibilità di ciò che ha concepito come suo gesto? L’impronta del falsario conserva l’anonimato? Ecco come l’utilizzo della grafometrica permette una valutazione minuziosa della scrittura nel suo movimento e ritmo

l termine “paternità” traduce la relazione di appartenenza che si stabilisce tra il prodotto/risultato di una azione e il suo autore, ovvero “colui che ne concepisce il disegno nella propria mente”[1] .

Tale relazione di “appartenenza” sussiste anche tra falso e falsario, assumendo una connotazione particolare poiché il legame si stabilisce con un prodotto (il falso) concepito attraverso la riproduzione della matrice ideativa di un altro soggetto.

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