Dalla penna all’algoritmo:
come l’AI contribuisce alla grafologia forense
La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale stanno trasformando la grafologia forense, senza sostituire il ruolo centrale dell’esperto. Strumenti, software e applicazioni supportano l’analisi tecnica, ma la valutazione finale resta affidata alla competenza, all’intuizione e alla responsabilità del grafologo
La verità di un documento, la validità di un contratto o l’esito di un processo sono spesso connessi alla veridicità o falsità della scrittura, e l’accertamento sulla verità è demandato sempre più spesso ad esperti chiamati ad indagare, con approccio tecnico e strumentale, sui documenti e le scritture contestate.
Nel contesto giudiziario la figura del grafologo forense resta ancora oggi centrale, nonostante la digitalizzazione abbia in parte ridotto l’uso della scrittura manuale. Il ruolo del grafologo forense è delicato, in quanto chiamato a verificare l’autenticità di firme, testamenti, assegni, lettere anonime, accertando possibili falsificazioni e manipolazioni che possono determinare l’esito di un giudizio.
Intelligenza artificiale grafologia forense: il nuovo ruolo dell’esperto
In un’epoca caratterizzata dalla sempre crescente digitalizzazione, è dunque lecito domandarsi come si possa trasformare il ruolo del grafologo forense, tenendo conto che l’intelligenza artificiale (AI) sta entrando a pieno titolo anche in banche, tribunali e studi legali.
È necessario riflettere, innanzitutto, sul ruolo professionale del grafologo forense, a cavallo tra tradizione (scrittura) e innovazione (grafometrica, AI). Al riguardo va innanzitutto considerato che l’esperto, soprattutto se riveste il ruolo di ausiliario del Giudice (CTU, CTP, perito), ha come scopo della propria attività sempre la ricerca della verità.
In tale ottica, Scienza, Scrittura e Giustizia possono essere considerati tre pilastri interconnessi:
In grafologia forense questo si traduce nel fatto che la scrittura, atto irripetibile e identitario, diventa ponte tra il dato tecnico e la giustizia processuale, in quanto gli esperti sono chiamati, attraverso l’indagine tecnica, a riconoscere e fare emergere la verità.
Rischi e potenzialità dell’intelligenza artificiale nella grafologia forense
La grafologia forense si fonda su un principio chiave: ogni scrittura è unica, come un’impronta digitale. Non è fatta solo di lettere e segni, ma di tratti personali: la pressione esercitata sulla carta, la velocità, i cambi di ritmo, le pause, le inclinazioni. Elementi che rivelano l’autenticità o, al contrario, l’artificiosità di un testo. Nessuna firma o scrittura è identica a sé stessa e uno stesso scrivente non sarà mai in grado di riprodurre in modo esattamente sovrapponibile una firma, anche se lo stile non cambia.
Fino a pochi anni fa, l’analisi grafo-tecnica si svolgeva con strumenti ottici e tecniche manuali di comparazione. Oggi, però, il grafologo affronta nuove sfide: da un lato la minore applicazione della scrittura a mano nella vita quotidiana, dall’altro la nascita di sofisticate falsificazioni digitali, capaci di riprodurre firme o interi manoscritti con effetti realistici e talvolta difficili da riconoscere.
La digitalizzazione sta cambiando radicalmente ogni professione e, negli ultimi anni, l’AI è diventata uno strumento prezioso anche per il grafologo, offrendo software capaci di coadiuvare in modo mirato le indagini, aiutando ad individuare alterazioni anche attraverso l’analisi documentale e delle immagini.
In particolare, ad oggi le funzioni strumentali e/o basate su AI che trovano applicazione nella grafologia forense sono:
Allo stato dei fatti, non si hanno ancora accertamenti giudiziari su falsi grafici generati da AI, ma gli strumenti per “fabbricare” grafie artificiali si moltiplicano. Inoltre, le allucinazioni degli LLM rendono necessario un controllo esperto del grafologo anche nella fase di redazione atti e ricerche.
Strumenti digitali e intelligenza artificiale per la grafologia forense
L’AI è diventata uno strumento prezioso in moltissimi settori professionali, e può essere di ausilio per il grafologo forense, con software capaci di migliorare le indagini e coadiuvare nell’individuazione di anomalie su documenti o tracciati manoscritti.
Le maggiori applicazioni dell’AI già in uso riguardano:
Sistemi di verifica automatica delle firme: utilizzati soprattutto nelle banche, confrontano in tempo reale la firma apposta su un documento con quelle archiviate nel database del cliente. Oltre alla forma delle lettere, analizzano lunghezza dei tratti, inclinazioni e pressione, restituendo una valutazione numerica di autenticità.
Analisi micrografica computerizzata: alcuni programmi identificano differenze minime, con variazioni di pochi millimetri o micro-dettagli di pressione, attraverso strumenti di analisi avanzati.
Riconoscimento dinamico della scrittura: grazie a tablet e penne digitali con acquisizione di dati grafometrici, è possibile registrare non solo la forma, ma anche il ritmo e la forza pressoria del gesto. L’AI confronta questi parametri (che nelle firme grafometriche corrispondono a dati numerici) con quelli di scritture precedenti, rendendo molto più difficile una falsificazione.
Software di comparazione e sistemi investigativi per la scrittura
Tra i software e le applicazioni che si occupano, in modo specifico, di comparare le scritture, vi sono:
Altri sistemi più “tradizionali” integrano algoritmi di riconoscimento di caratteri, estrazione di tratti grafici e comparazione statistica, anche se il “bilanciamento” tra i dati raccolti e le decisioni finali rimangono di responsabilità dell’esperto.
Alcune applicazioni, utili soprattutto a fini investigativi, utilizzano il sistema FISH (Forensic Information System for Handwriting), che integra l’AI per analizzare la scrittura e confrontarla con database molto ampi al fine di agevolare il confronto tecnico, basandosi su parametri dinamici come pressione, direzione, tratto ecc. Immagine che contiene testo, elettronica, computer, software
Il contenuto generato dall’IA potrebbe non essere corretto.
In questo modo l’analisi del testo scritto a mano può essere velocizzata e la procedura di confronto, se basata su migliaia di campioni memorizzati, può facilitare la ricerca dell’autore del testo.
Intelligenza artificiale e limiti dell’analisi automatica nella grafologia forense
L’implementazione della AI nelle procedure alla base dei software di riconoscimento/analisi della scrittura manuale permette di rendere più rapida la fase di analisi e confronto, ma anche di oggettivare meglio i risultati, minimizzando il rischio di un’errata interpretazione dell’esperto.
Articolo a cura di Lorenza Lorenzoni -Grafologa forense e Bruna Pascali - avvocato grafologa forense esperta in accertamenti- grafometrici
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